Londra trasferisce in Ruanda i richiedenti asilo giunti illegalmente nel Regno

È arrivato il disco verde al piano del governo di Londra di trasferire in Ruanda i richiedenti asilo giunti illegalmente nel Regno. I membri non eletti della Camera alta, che esaminano le proposte legislative, hanno ripetutamente rimandato il piano emendato ai parlamentari della Camera bassa ma alla fine hanno accettato di non apportare ulteriori modifiche, garantendo che il dl ora diventi legge.

Il progetto del primo ministro Rishi Sunak e dei conservatori obbligherà i giudici a considerare il Ruanda “Paese sicuro”. Mentre i funzionari che esaminano le richieste d’asilo potranno ignorare parti del diritto internazionale e nazionale sui diritti umani per aggirare una sentenza della Corte suprema britannica secondo cui la deportazione di migranti a Kigali è illegale.

Subito dopo l’ok parlamentare, Le Nazioni Unite hanno invitato la Gran Bretagna a riconsiderare i piani di espulsione in Ruanda dei richiedenti asilo, avvertendo che il progetto minaccia lo stato di diritto e costituisce “un pericoloso precedente a livello globale”. L’Alto Commissario per i Diritti Umani, Volker Türk, e il suo omologo responsabile per i rifugiati, Filippo Grandi, hanno invitato il governo di Sunak “a prendere invece misure pratiche per combattere i flussi irregolari di rifugiati e migranti, sulla base della cooperazione internazionale e del rispetto del diritto internazionale dei diritti umani”.